Ukulele relax

Ukulele yoga

Corriamo un po' tutti in questo mondo alla ricerca della performance, della prestazione, della perfezione. Un obbligo per ognuno di noi, oggi anche per i bambini.
Come ho detto molte volte nei miei post, nell'ukulele è contenuta una formula magica che lo rende uno strumento assolutamente olistico: chiunque può suonarlo, chiunque può prenderlo in mano e strimpellarlo mettendoci dentro la propria personalità e la propria storia di vita.
Per questo mi è sembrato naturale, come faccio anche nel canto quando insegno, abbinare alcuni concetti dello yoga alla pratica dell'ukulele.

Yoga significa "unione", coerenza, consapevolezza.
Possiamo suonare cercando tutto questo? Assolutamente si.

Cominciamo dalla Postura


Tenere fra le braccia un ukulele è questione di equilibrio. Io utilizzo in genere una tracolla piuttosto ampia che mi passa a metà della spalla sinistra. Ognuno cerca la propria posizione secondo la conformazione fisica, la taglia dello strumento e il genere che suona. Esiste in questo una certa libertà.
Quali sono i punti di contatto del corpo con lo strumento? Chiudendo gli occhi passateli in rassegna tutti: la mano sinistra, il petto, l'avambraccio destro.
Dove sono i gomiti? Provate ad abbassarli e ad alzarli poi riportateli vicino al tronco. Ci solo tensioni nella posizione dei gomiti e delle spalle?
La colonna vertebrale è allineata oppure siete piegati leggermente verso un lato? Provate a cercare una postura allineata e armoniosa.
Il collo è rilassato o teso in avanti? Non serve agire per cambiare la posizione soprattutto se quando suoniamo la riteniamo efficace, tuttavia è importante prendere consapevolezza di quello che stiamo facendo con il nostro strumento.
Durante la pratica potremmo trovarci in difficoltà proprio a causa di irrigidimenti e tensioni che sono alla base della nostra postura.

Se in genere suoniamo seduti: posizione più comoda perché si possono in parte utilizzare le ginocchia per l'appoggio, proviamo a suonare in piedi e vediamo cosa cambia.

 




Flessibilità e respirazione

Mano, dita e polso della mano sinistra hanno bisogno di una grande stabilità e forza per far suonare gli accordi ma anche flessibilità per passare da uno all'altro velocemente. Questa combinazione non è facile da ottenere. Mentre proviamo passaggi veloci che richiedono concentrazione facilmente tratteniamo il fiato.
Proviamo invece a fare l'opposto coordiniamo il nostro respiro con il ritmo evitando di irrigidirci. Questo accorgimento ci aiuterà ad essere calmi e pazienti aspettando che la mano e le dita siano pronti per il passaggio successivo. Ogni tanto recuperiamo la posizione corretta della schiena e del collo. Non stiamo preparando un concerto di virtuosismi per violino, stiamo suonando un ukulele e la cosa fondamentale è il nostro benessere mentre lo suoniamo.



Strumming e meditazione

La ripetitività dello strumming è molto importante nell'accompagnamento con l'ukulele. Anche quando l'arrangiamento è ricco occorre sempre avere in mente il ritmo e il pattern di base per ritornarvi all'occorrenza. Per questo non bisogna mai stancarsi di ripetere in modo circolare e continuo gli strumming pattern che apprendiamo giorno per giorno. 
Una sorta di meditazione che con l'ukulele viene benissimo.
Ripeti e ripeti con calma, respirando e cercando di liberare la mente, rendere tutto fluido, ogni movimento senza mai dimenticare il respiro.
Non ha niente a che vedere con la tecnica dello strumento ma ha molto a che vedere con la vita e con il significato che ha per me la musica. 
Lo stesso blues è una ripetizione che viene variata ad arte ma che diventa quasi ipnotica.
Lo strumming sarà la tua meditazione quotidiana.    




















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